E sono proprio le rotelline del cervellino del nibelungo Alberich che stanno adesso girando vorticosamente, attorno al pensiero dell’anello (è l’orchestra, manco a dirlo, a spiegarcelo in modo inequivocabile, intonandone continuamente il tema, nel DO maggiore mutuato dall’oro del Reno); vediamo un pò, caro oro: attraverso di te posso conquistarmi il mondo intero? Ormai ragiona (e come!) Alberich… ripetendo, quasi per autoconvincersene fino in fondo, il “Der Welt Erbe” di Wellgunde, come lei dal MI, ma qui mediante del DO maggiore che peraltro, sul cerchio dell’anello, subitaneamente sfuma in DO minore, su una frase davvero “cosmica”:
“Erzwäng’ ich nicht Liebe, doch listig erzwäng’ ich mir Lust?”
“Allora, se non mi è concesso l’amore, con malizia mi procurerò il piacere?”
Questi due versi, e la musica del tema dell’anello che li sorregge (con quella del tema della rinunzia che segue subito, e sempre in DO minore, nei violoncelli) ci raccontano e ci spiegano cose dell’animo umano, della nostra psiche e dei nostri sentimenti, meglio e più di quanto potrebbero fare metri di trattati di psicanalisi e di sociologia! Bigogna notare anche qui la meticolosa ricerca espressiva e filosofica di Wagner: Liebe e Lust, amore e piacere, quanto diversi e abissalmente lontani fra loro sono questi due concetti e queste due realtà!
Liebe: l’amore, che si può solo ricevere in dono, poichè mai potrà essere messo in vendita…
Lust: il piacere, che si può comprare con l’oro, ad ogni angolo di strada!
Ad Alberich è stato negato un diritto naturale (quello all’Amore) ed allora si vendica, cercando il potere con cui procurarsi tutto il piacere che vorrà… ma quanta disperazione resta appesa (proprio come il tema della rinunzia…) a quel Lust, perchè nessun potere e nessuna ricchezza potranno mai trasformarlo in Liebe!
Fermiamoci un attimo e ragioniamo: che alternative ha Alberich? Restarsene com’è, brutto, disprezzato, solo, senza amore e senza relazioni, a condurre una vita vuota e inutile… oppure peccare contro la Natura, avendo coscienza che ciò non gli procurerà l’Amore, ma almeno gli darà qualche sia pur bieca soddisfazione, lo farà sentire ed essere “qualcuno”… In fondo, la decisione che sta prendendo ne fa una figura grande, perchè anche per peccare, in modo cosciente, razionale ed assumendosi fino in fondo responsabilità e rischi, bisogna pur avere una statura al di sopra della mediocrità…
Tanto per fare un paragone, il fratello Mime, che comparirà più tardi, ci farà capire cosa significhi invece essere malvagi, ma anche meschini e insignificanti allo stesso tempo!
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