Dunque, Fafner comincia ad arraffare il tesoro (temi dei giganti e dei nibelunghi!)
Fasolt gli si avventa addosso, per avere la sua parte(1).
Fafner gli dice: ti sei beato di Freia, fratello, e non l’avresti certo spartita con me! e allora a me adesso spetta “la metà più grossa” (sic) del bottino!
Loge non perde occasione per dare consigli (più o meno interessati); sussurra a Fasolt (accompagnandosi col tema dell’annientamento!): “Den Hort lass’ ihn raffen…”, lascia che Fafner si prenda pure tutto il tesoro, tu tieniti solo l’anello! Il tema dell’anello guizza e ansima in orchestra, mentre Fasolt lo reclama e poi lo strappa a Fafner, il quale (“Halt ihn fest…”, tienilo saldo, che non ti scappi!) assesta una tremenda botta in testa al fratello, che stramazza morto! Ai timpani il compito di registrarne l’ultimo rantolo… Ora guarda pure l’occhio di Freia, l’anello non ti appartiene! conclude Fafner, che comincia con calma ad insaccare il tesoro (avrà finito e se ne andrà col sacco in spalla solo alla fine della “tempesta” scatenata da Donner).
Il tema – invero terrificante - della maledizione si alza nei tromboni, a certificare che le parole di Alberich lasciano il segno per davvero!(2) E Wotan non può non riconoscerlo (“Furchtbar nun…” adesso vedo la potenza spaventevole della maledizione!) mentre il relativo tema ancora si ripete nei tromboni, seguito da quello dell’annientamento!
Loge vede sempre le cose dal lato positivo: guarda, Wotan, i tuoi nemici si ammazzano fra loro per l’anello (e il tema dell’annientamento freme negli archi…)
Wotan vorrebbe tornare da Erda, per saperne di più sul suo futuro (ma ciò accadrà - sulla scena - solo nel terzo atto del Siegfried…(3)) mentre Fricka, sempre piuttosto avulsa dal contesto, chiede: “Wo weilst du, Wotan?”, che aspetti, Wotan, non ti attira l’idea di occupare la nostra nuova dimora? E ha il coraggio di cantarlo sul tema del vincolo d’amore, la noiosa megera!
Accompagnato da un frammento del tema del Walhall e da uno del tema dell’anello (quanto sono davvero parenti!) Wotan ammette: “Mit bösem Zoll…”, sì, la rocca l’ho pagata un ben triste prezzo, e il tema della maledizione suggella la sua amara riflessione.
Fasolt gli si avventa addosso, per avere la sua parte(1).
Fafner gli dice: ti sei beato di Freia, fratello, e non l’avresti certo spartita con me! e allora a me adesso spetta “la metà più grossa” (sic) del bottino!
Loge non perde occasione per dare consigli (più o meno interessati); sussurra a Fasolt (accompagnandosi col tema dell’annientamento!): “Den Hort lass’ ihn raffen…”, lascia che Fafner si prenda pure tutto il tesoro, tu tieniti solo l’anello! Il tema dell’anello guizza e ansima in orchestra, mentre Fasolt lo reclama e poi lo strappa a Fafner, il quale (“Halt ihn fest…”, tienilo saldo, che non ti scappi!) assesta una tremenda botta in testa al fratello, che stramazza morto! Ai timpani il compito di registrarne l’ultimo rantolo… Ora guarda pure l’occhio di Freia, l’anello non ti appartiene! conclude Fafner, che comincia con calma ad insaccare il tesoro (avrà finito e se ne andrà col sacco in spalla solo alla fine della “tempesta” scatenata da Donner).
Il tema – invero terrificante - della maledizione si alza nei tromboni, a certificare che le parole di Alberich lasciano il segno per davvero!(2) E Wotan non può non riconoscerlo (“Furchtbar nun…” adesso vedo la potenza spaventevole della maledizione!) mentre il relativo tema ancora si ripete nei tromboni, seguito da quello dell’annientamento!
Loge vede sempre le cose dal lato positivo: guarda, Wotan, i tuoi nemici si ammazzano fra loro per l’anello (e il tema dell’annientamento freme negli archi…)
Wotan vorrebbe tornare da Erda, per saperne di più sul suo futuro (ma ciò accadrà - sulla scena - solo nel terzo atto del Siegfried…(3)) mentre Fricka, sempre piuttosto avulsa dal contesto, chiede: “Wo weilst du, Wotan?”, che aspetti, Wotan, non ti attira l’idea di occupare la nostra nuova dimora? E ha il coraggio di cantarlo sul tema del vincolo d’amore, la noiosa megera!
Accompagnato da un frammento del tema del Walhall e da uno del tema dell’anello (quanto sono davvero parenti!) Wotan ammette: “Mit bösem Zoll…”, sì, la rocca l’ho pagata un ben triste prezzo, e il tema della maledizione suggella la sua amara riflessione.
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Note:
1. Come già accennato, Fafnir e Regin decidono di uccidere il padre Hreidmar per impossessarsi dell’oro sequestrato da Loki ad Andvari. Dato che l’omicidio è fisicamente commesso da Fafnir, è questi che si tiene per sè tutto il tesoro, che custodirà trasformandosi in drago, proprio come il Fafner di Wagner.
2. Nella citata vicenda presso Hreidmar, è Loki a dare comunicazione a lui e ai suoi figli della maledizione che incombe sui possessori del tesoro di Andvari, e così Hreidmar viene tosto fatto secco dal figlio Fafnir!
3. Per la verità Wotan ci farà sapere di una sua visita ad Erda (con annesso rapporto “biblico”) nella Walküre.
1. Come già accennato, Fafnir e Regin decidono di uccidere il padre Hreidmar per impossessarsi dell’oro sequestrato da Loki ad Andvari. Dato che l’omicidio è fisicamente commesso da Fafnir, è questi che si tiene per sè tutto il tesoro, che custodirà trasformandosi in drago, proprio come il Fafner di Wagner.
2. Nella citata vicenda presso Hreidmar, è Loki a dare comunicazione a lui e ai suoi figli della maledizione che incombe sui possessori del tesoro di Andvari, e così Hreidmar viene tosto fatto secco dal figlio Fafnir!
3. Per la verità Wotan ci farà sapere di una sua visita ad Erda (con annesso rapporto “biblico”) nella Walküre.
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