23 nov 2007

2.4.5 Das Rheingold: Scena IV – Erda

E qui c’è un gran colpo di teatro! Una luce azzurrina si diffonde da un crepaccio, accompagnata dal tema delle Norne (le Parche nordiche) il quale nulla è se non la trasposizione in modo minore del tema dell’elemento primordiale, esposto dai clarinetti nel preludio… Appare Erda(1), la madre terra, che subito ammonisce: “Weiche, Wotan! weiche!”, cedi, cedi l’anello e la sua maledizione! “Wie alles war, weiss ich…”, io conosco ciò che fu, ciò che è e ciò che sarà (ricordate Alberich, poco fa, al momento di ammonire Wotan?) Sul tema della schiavitù: “Höre! Höre!”, ascoltami; “Alles was ist, endet!”, tutto ciò che è, finisce!(2) Un oscuro giorno grava sugli dèi(3).

Soffermiamoci un attimo – ammirati - su questa frase di 4 misure, tutte perfettamente strutturate in coppie di semiminima puntata e croma, poiché essa è costituita, negli archi alti, dal tema delle Norne (2 misure in DO# minore) che sale dal DO# fino al SOL# dell’ottava superiore, seguito da quello del crepuscolo degli dèi (2 misure nella relativa MI maggiore) che scende dal LA fino al MI dell’ottava sotto; il tutto quindi a formare una perfetta arcata che sembra racchiudere in sè tutta l’eternità (quale autentica meraviglia dell’espressività musicale, questa che il nostro mago riesce ad inventare!)

Wotan vorrebbe resistere, rincorrere Erda, che si sta ritirando nella fessura della roccia da cui era uscita poco prima(4)… Poi, sollecitato da Fricka e Donner (“Hört, ihr Riesen…”, sentite, voi giganti, tornate indietro: vi daremo l’oro!) ma anche dal tema delle Norne, nei clarinetti, si appresta a prendere la dolorosa e nobile decisione.

Freia si domanda se finalmente la salvezza stia arrivando… ed ecco appunto uno squillo di trombe, in SI maggiore, poi l’enorme tema del Patto! “Zu mir, Freia!”, a me, Freia! sei liberata; riacquistata con l’oro, riportaci la giovinezza! (tema della rinunzia, all’oro). E voi, giganti, prendetevi l’anello! Il tema del ritorno di Freia (parente del tema della fuga) sale ora vertiginosamente, in MIb, per due volte fino alla sopratonica FA, poi ancor più su, alla quarta (LAb) per poi ricadere, con semicrome “staccate” (parafrasando il “Patto”) e finalmente acquetarsi, quasi ad osservare lo svolgimento della prossima scena, che sarà tremenda! protagonisti i giganti.
___
Note:
1. Nelle saghe nordiche, la Terra è Jörd, una gigantessa, da cui Odin ha dei figli (fra cui Thor-Donner). Wagner in realtà tende ad identificare Erda con la Völva, la mitica veggente nordica, le cui profezie sono riassunte nella Völuspa dell’Edda antica.
2. Ancora Anassimandro.
3. Il Ragna röc (destino) poi divenuto Ragna rökkr (crepuscolo) delle saghe.
4. Apprenderemo dal suo racconto a Brünnhilde, nell’Atto II della Walküre, che Wotan scenderà poi da Erda, mettendola per l’appunto incinta della Walchiria e ottenendo da lei importanti – quanto funeste – profezie. Wotan tornerà per l’ultima volta a svegliare Erda nell’Atto III del Siegfried, poco prima dell’incontro (con tanto di “passaggio di poteri”) con il nipote.

Nessun commento:

Powered By Blogger
Helle Flammen scheinen in dem Saal der Götter aufzuschlagen. Als die Götter von den Flammen gänzlich verhüllt sind, fällt der Vorhang.
(Chiare fiamme sembrano prorompere nella sala degli dèi. Come gli dèi sono dalle fiamme totalmente avvolti, cade il sipario.)
(Götterdämmerung – L’ultima immagine del Ring)
*****
fram sé ec lengra um ragna röc (da lontano scorgo il destino degli dèi)
(Edda Poetica – Völuspá - Profezia della Veggente)
*****
orð mér af orði orðs leitaði (parola da parola mi condusse a parole)
(Edda Poetica – Hávamál – Píslir og rúnir, Discorso Runico di Odin)
*****
Il principio degli esseri è l'infinito… in ciò da cui gli esseri traggono la loro origine, ivi si compie altresì la loro dissoluzione, secondo necessità: infatti reciprocamente scontano la pena e pagano la colpa commessa, secondo l'ordine del tempo... (Anassimandro, 600 A.C.)
*****
L'"intento" degli dèi sarebbe compiuto quand'essi giungessero ad annullarsi nella creazione dell'uomo, quando cioè essi si spogliassero d'ogni influsso immediato sopra la libertà della coscienza umana. (RW: Abbozzo in prosa del 1848)
*****
La tetralogia L'Anello del Nibelungo può considerarsi un'epopea cosmogonica la cui prima e la cui ultima parola è l'elemento assoluto manifesto e pensabile come «acqua» ed esprimibile come «musica» cioè suono del beato silenzio: è l'enorme pedale in MI bemolle, di cui la tonica isolata è sostenuta per molte battute, al principio della prima Giornata del dramma, L'Oro del Reno, ed è la frase finale di due battute sull'accordo di terza di RE bemolle, al termine dell'ultima Giornata, Il Crepuscolo degli dei. (Augusto Hermet 1889-1954 - “La Parola Originaria”)
*****
…musica che è già in sé drammaturgia assoluta e autosufficiente, e chi ha un barlume di intelligenza sa che la musica è prima del mondo, e che è il mondo a modellarsi sulla musica… (Quirino Principe)

Perchè Wagner va studiato

Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi (in buona misura) si possono godere senza particolari prerequisiti (studi di musica o musicologia): un buon “orecchio” e un minimo di predisposizione sono più che sufficienti per apprezzare le loro opere e godere delle infinite “perle musicali” che contengono. Poi, lo studio servirà certamente ad approfondire i particolari delle composizioni, i retroscena, i nessi causa-effetto, e in fin dei conti ad apprezzare ancor più e meglio quelle opere.

Con Wagner la cosa non funziona proprio, così come difficilmente funziona – nel campo della musica strumentale – con Mozart o Beethoven o Bruckner, per fare solo qualche nome. È francamente difficile poter comprendere ed apprezzare fino in fondo una sinfonia di Beethoven, se non si ha un minimo di conoscenza delle forme musicali, del linguaggio sinfonico e, soprattutto, del “programma interno” che sta alla base della composizione. Senza di questi, si potrà magari godere una frase musicale particolarmente accattivante (come accade, per dire, ascoltando un balletto di Ciajkovski o un walzer di Strauss) ma difficilmente si potrà raggiungere quella particolare condizione di piena e completa “conoscenza-coscienza” di quell’opera d’arte.

Le opere di Wagner (parlo qui delle sette ultime, Ring, Tristan, Meistersinger e Parsifal, ma in qualche misura ciò vale anche per Lohengrin) sono un insieme inscindibile di poema, musica e didascalie di scena, insomma: tutto ciò che troviamo scritto sulla partitura. E quindi: limitarsi ad ascoltare la musica, senza comprendere le parole che vengono cantate (o declamate) fa correre il rischio di non capir nulla (come minimo) e di annoiarsi, quando non addirittura di cadere in uno stato di esasperazione e maledire Wagner per il resto dei propri giorni, rifiutando ogni e qualunque successivo contatto. Sì, perché Wagner non scrive “musica che si serve di parole (più o meno pertinenti) per manifestarsi”; ma si esprime in parole-musica, un insieme del tutto inscindibile. Allo stesso modo, per un regista o scenografo, ignorare – o, peggio ancora, contraddire – le didascalie poste da Wagner in partitura, significa ignorare o addirittura stravolgere le intenzioni dell’autore, e distorcerne totalmente il pensiero e il messaggio artistico.

Il Ring (“L’Anello del Nibelungo”, detto volgarmente “Tetralogia”, essendo costituito da quattro opere) è certamente l’esempio più completo e palpabile della wagneriana “Gesamt-Kunst-Werk” (Opera d’Arte Totale).

daland

Mani-avanti / Disclaimer

Questo blog non è, nè vuol essere, nè intende diventare, una testata giornalistica. Viene aggiornato senza alcuna periodicità, a mera discrezione dell’autore.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Con l'atto della pubblicazione, l'autore di ciascun commento dichiara la propria esclusiva responsabilità per i contenuti dello stesso, sollevando questo blog ed il suo autore da ogni e qualsivoglia responsabilità.
Tutti i contenuti del blog sono prodotti ai soli fini divulgativi e di analisi critica; nel caso di violazione del diritto di copyright saranno immediatamente rimossi previa comunicazione da parte del titolare.

Any copyrighted material on these pages is included as "fair use", for the purpose of study, review or critical analysis only, and will be removed at the request of copyright owner(s).