E qui c’è un gran colpo di teatro! Una luce azzurrina si diffonde da un crepaccio, accompagnata dal tema delle Norne (le Parche nordiche) il quale nulla è se non la trasposizione in modo minore del tema dell’elemento primordiale, esposto dai clarinetti nel preludio… Appare Erda(1), la madre terra, che subito ammonisce: “Weiche, Wotan! weiche!”, cedi, cedi l’anello e la sua maledizione! “Wie alles war, weiss ich…”, io conosco ciò che fu, ciò che è e ciò che sarà (ricordate Alberich, poco fa, al momento di ammonire Wotan?) Sul tema della schiavitù: “Höre! Höre!”, ascoltami; “Alles was ist, endet!”, tutto ciò che è, finisce!(2) Un oscuro giorno grava sugli dèi(3).
Soffermiamoci un attimo – ammirati - su questa frase di 4 misure, tutte perfettamente strutturate in coppie di semiminima puntata e croma, poiché essa è costituita, negli archi alti, dal tema delle Norne (2 misure in DO# minore) che sale dal DO# fino al SOL# dell’ottava superiore, seguito da quello del crepuscolo degli dèi (2 misure nella relativa MI maggiore) che scende dal LA fino al MI dell’ottava sotto; il tutto quindi a formare una perfetta arcata che sembra racchiudere in sè tutta l’eternità (quale autentica meraviglia dell’espressività musicale, questa che il nostro mago riesce ad inventare!)
Wotan vorrebbe resistere, rincorrere Erda, che si sta ritirando nella fessura della roccia da cui era uscita poco prima(4)… Poi, sollecitato da Fricka e Donner (“Hört, ihr Riesen…”, sentite, voi giganti, tornate indietro: vi daremo l’oro!) ma anche dal tema delle Norne, nei clarinetti, si appresta a prendere la dolorosa e nobile decisione.
Freia si domanda se finalmente la salvezza stia arrivando… ed ecco appunto uno squillo di trombe, in SI maggiore, poi l’enorme tema del Patto! “Zu mir, Freia!”, a me, Freia! sei liberata; riacquistata con l’oro, riportaci la giovinezza! (tema della rinunzia, all’oro). E voi, giganti, prendetevi l’anello! Il tema del ritorno di Freia (parente del tema della fuga) sale ora vertiginosamente, in MIb, per due volte fino alla sopratonica FA, poi ancor più su, alla quarta (LAb) per poi ricadere, con semicrome “staccate” (parafrasando il “Patto”) e finalmente acquetarsi, quasi ad osservare lo svolgimento della prossima scena, che sarà tremenda! protagonisti i giganti.
Soffermiamoci un attimo – ammirati - su questa frase di 4 misure, tutte perfettamente strutturate in coppie di semiminima puntata e croma, poiché essa è costituita, negli archi alti, dal tema delle Norne (2 misure in DO# minore) che sale dal DO# fino al SOL# dell’ottava superiore, seguito da quello del crepuscolo degli dèi (2 misure nella relativa MI maggiore) che scende dal LA fino al MI dell’ottava sotto; il tutto quindi a formare una perfetta arcata che sembra racchiudere in sè tutta l’eternità (quale autentica meraviglia dell’espressività musicale, questa che il nostro mago riesce ad inventare!)
Wotan vorrebbe resistere, rincorrere Erda, che si sta ritirando nella fessura della roccia da cui era uscita poco prima(4)… Poi, sollecitato da Fricka e Donner (“Hört, ihr Riesen…”, sentite, voi giganti, tornate indietro: vi daremo l’oro!) ma anche dal tema delle Norne, nei clarinetti, si appresta a prendere la dolorosa e nobile decisione.
Freia si domanda se finalmente la salvezza stia arrivando… ed ecco appunto uno squillo di trombe, in SI maggiore, poi l’enorme tema del Patto! “Zu mir, Freia!”, a me, Freia! sei liberata; riacquistata con l’oro, riportaci la giovinezza! (tema della rinunzia, all’oro). E voi, giganti, prendetevi l’anello! Il tema del ritorno di Freia (parente del tema della fuga) sale ora vertiginosamente, in MIb, per due volte fino alla sopratonica FA, poi ancor più su, alla quarta (LAb) per poi ricadere, con semicrome “staccate” (parafrasando il “Patto”) e finalmente acquetarsi, quasi ad osservare lo svolgimento della prossima scena, che sarà tremenda! protagonisti i giganti.
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Note:
1. Nelle saghe nordiche, la Terra è Jörd, una gigantessa, da cui Odin ha dei figli (fra cui Thor-Donner). Wagner in realtà tende ad identificare Erda con la Völva, la mitica veggente nordica, le cui profezie sono riassunte nella Völuspa dell’Edda antica.
2. Ancora Anassimandro.
3. Il Ragna röc (destino) poi divenuto Ragna rökkr (crepuscolo) delle saghe.
4. Apprenderemo dal suo racconto a Brünnhilde, nell’Atto II della Walküre, che Wotan scenderà poi da Erda, mettendola per l’appunto incinta della Walchiria e ottenendo da lei importanti – quanto funeste – profezie. Wotan tornerà per l’ultima volta a svegliare Erda nell’Atto III del Siegfried, poco prima dell’incontro (con tanto di “passaggio di poteri”) con il nipote.
1. Nelle saghe nordiche, la Terra è Jörd, una gigantessa, da cui Odin ha dei figli (fra cui Thor-Donner). Wagner in realtà tende ad identificare Erda con la Völva, la mitica veggente nordica, le cui profezie sono riassunte nella Völuspa dell’Edda antica.
2. Ancora Anassimandro.
3. Il Ragna röc (destino) poi divenuto Ragna rökkr (crepuscolo) delle saghe.
4. Apprenderemo dal suo racconto a Brünnhilde, nell’Atto II della Walküre, che Wotan scenderà poi da Erda, mettendola per l’appunto incinta della Walchiria e ottenendo da lei importanti – quanto funeste – profezie. Wotan tornerà per l’ultima volta a svegliare Erda nell’Atto III del Siegfried, poco prima dell’incontro (con tanto di “passaggio di poteri”) con il nipote.
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