Ma i giganti interrompono l’idillio, poichè devono pur sempre essere pagati. È Fasolt che racconta del corretto comportamento suo e del fratello, in attesa della paga… Sul tema del patto coi giganti, Wotan indica il tesoro che ripagherà Freia. Qui, e per l’ennesima volta, si assiste ad un osceno baratto fra amore (ricomprato dagli dèi) e oro (ricevuto in cambio dai Giganti): ma sappiamo bene quanto tutto ciò sia falso e bugiardo!
Fasolt resta peraltro innamorato della dea (“Das Weib zu missen…”, col tema di Freia che sale nei violoncelli, in modo minore, e quello della rinunzia che lo segue) ma anche lui si è fatto ormai convincere dal fratello allo scambio blasfemo, perciò chiede tanto oro che la figura della dea ne venga ricoperta completamente(1) (ancora il tema di Freia, lamentoso, negli oboi). Piantati due pali ai lati di Freia, i giganti intimano che vi si ammucchi il tesoro, fino a far scomparire alla vista la dea. Il tema del patto segue i due, aiutati da Froh e Donner, che ammucchiano il tesoro (e se ne ode il relativo tema); anche il tema dei nibelunghi si affaccia, a ricordarci chi ha lavorato alla produzione di tutto quel ben di dio…
Wotan è disgustato: “Tief in der Brust…”, la vergogna mi brucia in fondo al petto. Fricka ancora gli rimprovera un’altra vergogna, quella che lui ha gettata su Freia, il cui tema, sempre in modo minore, sale negli oboi.
Finito l’ammasso, Wotan pretende Freia libera (tema delle mele) ma i giganti ancora intravedono qualche capello della dea, e così anche il Tarnhelm finisce sul mucchio. Sembra finita, ma… Fasolt è troppo innamorato della dea: due volte il tema di Freia sale nell’oboe, su due tonalità ascendenti, REb e MI maggiore; il gigante vede ancora un occhio di Freia attraverso l’oro e Fafner (sul tema della rinunzia) pretende che lo spiraglio venga chiuso, ma con che cosa ormai…? Resta solo l’anello! e Fafner lo reclama, deciso(2).
La reazione di Wotan, indovinate un pò, è la stessa - dico: ma proprio identica - di quella che aveva avuto Alberich poco prima (fra i due non c’è proprio alcuna differenza, bisognerà pur ammetterlo!) L’anello? mai!
Loge ha la sua idea fissa: l’anello va restituito alle figlie del Reno (tema del canto delle ninfe) al che Wotan si infuria di più.
I Giganti riprendono Freia, che chiede aiuto, sul tema della schiavitù, e minacciano di portarla via, per sempre questa volta.
Fricka, ancora rimprovera Wotan (”Harter Gott…”) il quale resta però irremovibile.
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Fasolt resta peraltro innamorato della dea (“Das Weib zu missen…”, col tema di Freia che sale nei violoncelli, in modo minore, e quello della rinunzia che lo segue) ma anche lui si è fatto ormai convincere dal fratello allo scambio blasfemo, perciò chiede tanto oro che la figura della dea ne venga ricoperta completamente(1) (ancora il tema di Freia, lamentoso, negli oboi). Piantati due pali ai lati di Freia, i giganti intimano che vi si ammucchi il tesoro, fino a far scomparire alla vista la dea. Il tema del patto segue i due, aiutati da Froh e Donner, che ammucchiano il tesoro (e se ne ode il relativo tema); anche il tema dei nibelunghi si affaccia, a ricordarci chi ha lavorato alla produzione di tutto quel ben di dio…
Wotan è disgustato: “Tief in der Brust…”, la vergogna mi brucia in fondo al petto. Fricka ancora gli rimprovera un’altra vergogna, quella che lui ha gettata su Freia, il cui tema, sempre in modo minore, sale negli oboi.
Finito l’ammasso, Wotan pretende Freia libera (tema delle mele) ma i giganti ancora intravedono qualche capello della dea, e così anche il Tarnhelm finisce sul mucchio. Sembra finita, ma… Fasolt è troppo innamorato della dea: due volte il tema di Freia sale nell’oboe, su due tonalità ascendenti, REb e MI maggiore; il gigante vede ancora un occhio di Freia attraverso l’oro e Fafner (sul tema della rinunzia) pretende che lo spiraglio venga chiuso, ma con che cosa ormai…? Resta solo l’anello! e Fafner lo reclama, deciso(2).
La reazione di Wotan, indovinate un pò, è la stessa - dico: ma proprio identica - di quella che aveva avuto Alberich poco prima (fra i due non c’è proprio alcuna differenza, bisognerà pur ammetterlo!) L’anello? mai!
Loge ha la sua idea fissa: l’anello va restituito alle figlie del Reno (tema del canto delle ninfe) al che Wotan si infuria di più.
I Giganti riprendono Freia, che chiede aiuto, sul tema della schiavitù, e minacciano di portarla via, per sempre questa volta.
Fricka, ancora rimprovera Wotan (”Harter Gott…”) il quale resta però irremovibile.
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Note:
1. L’idea è mutuata dal citato racconto della “lontra”, laddove Hreidmar chiede che la carcassa dell’animale venga completamente coperta d’oro, come condizione perchè Odin e i suoi possano riguadagnare la libertà.
2. Sempre nel citato episodio della “lontra”, dopo che la pelle della stessa è stata riempita e ricoperta con il tesoro di Andvari, Hreidmar vede ancora spuntare un “baffo” dell’animale, e pretende che lo si copra. Odin, che si era tenuto per sé l’anello di Andvari, lo rende per completare l’opera che riscatta lui e i suoi compagni.
1. L’idea è mutuata dal citato racconto della “lontra”, laddove Hreidmar chiede che la carcassa dell’animale venga completamente coperta d’oro, come condizione perchè Odin e i suoi possano riguadagnare la libertà.
2. Sempre nel citato episodio della “lontra”, dopo che la pelle della stessa è stata riempita e ricoperta con il tesoro di Andvari, Hreidmar vede ancora spuntare un “baffo” dell’animale, e pretende che lo si copra. Odin, che si era tenuto per sé l’anello di Andvari, lo rende per completare l’opera che riscatta lui e i suoi compagni.
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