I timpani ritmano il tema dei giganti, adesso però non più minaccioso, ma quasi amichevole… sì, perchè i giganti stanno ritornando e con loro riportano Freia, e con lei la gioventù! Contemporaneamente, i violini cantano una dolce e lunghissima melodia, parente del tema dell’amore, che spazia su quasi 4 ottave (dal SOL al FA) e introduce una fantastica esposizione del tema delle mele d’oro, in DO maggiore, che si dispiega ora in corni, subito dopo in legni e strumentini, a canone, con un’effetto straordinario, che esprime stupendamente ciò che si prova quando si esce da una lunga malattia, o si torna a respirare aria pura o, innamorandoci, ci si sente di colpo ringiovanire…
“Sie kehrten zurück”, avverte Froh; Loge deve ammettere che: “Mit List und Gewalt…”, con furbizia e anche sopraffazione abbiamo compiuto l’opera che ci ridarà Freia.
Froh intona un etereo lied (“Wie liebliche Luft”) una variazione ritmica del tema delle mele, in SOL maggiore, che si adagia sulla tonica, poi sulla mediante (“wieder uns weht”) e quindi sulla dominante RE (“wonnig Gefühl die Sinne erfüllt!”) salendo quindi alla sesta (“Traurig”) da cui discende alla sopratonica (“ging es uns allen”); qui modula verso la sottodominante, attraverso un passaggio alla settima diminuita (FA naturale “getrennt”) e una discesa al SI (“für immer von ihr”) da cui arpeggia sull’accordo di DO maggiore (“die leidlos ewiger Jugend jubelnde Lust”) fino al SOL, per chiudere sulla tonica DO (“uns verleiht”) L’arpeggio viene ripreso dall’oboe, poi ancora ampliato dai corni, raggiungendo il DO superiore, poi ricadendo un’ottava sotto e quindi risalendo, invece che sulla dominante SOL, come nel “Lust” di Froh, sulla sesta LA(1).
Dopo la sospensione armonica, mirabilmente creata dall’accordo di LA maggiore con aggiunta di SOL naturale, è Fricka a ri-modulare a sua volta verso il DO, salutando la sorella, finalmente restituita.
___
“Sie kehrten zurück”, avverte Froh; Loge deve ammettere che: “Mit List und Gewalt…”, con furbizia e anche sopraffazione abbiamo compiuto l’opera che ci ridarà Freia.
Froh intona un etereo lied (“Wie liebliche Luft”) una variazione ritmica del tema delle mele, in SOL maggiore, che si adagia sulla tonica, poi sulla mediante (“wieder uns weht”) e quindi sulla dominante RE (“wonnig Gefühl die Sinne erfüllt!”) salendo quindi alla sesta (“Traurig”) da cui discende alla sopratonica (“ging es uns allen”); qui modula verso la sottodominante, attraverso un passaggio alla settima diminuita (FA naturale “getrennt”) e una discesa al SI (“für immer von ihr”) da cui arpeggia sull’accordo di DO maggiore (“die leidlos ewiger Jugend jubelnde Lust”) fino al SOL, per chiudere sulla tonica DO (“uns verleiht”) L’arpeggio viene ripreso dall’oboe, poi ancora ampliato dai corni, raggiungendo il DO superiore, poi ricadendo un’ottava sotto e quindi risalendo, invece che sulla dominante SOL, come nel “Lust” di Froh, sulla sesta LA(1).
Dopo la sospensione armonica, mirabilmente creata dall’accordo di LA maggiore con aggiunta di SOL naturale, è Fricka a ri-modulare a sua volta verso il DO, salutando la sorella, finalmente restituita.
___
Note:
1. Procedimento che scopiazzerà Mahler, nel finale della sua prima sinfonia, usando il salto sul LA, invece che sul SOL, per modulare subitaneamente da DO a RE maggiore.
1. Procedimento che scopiazzerà Mahler, nel finale della sua prima sinfonia, usando il salto sul LA, invece che sul SOL, per modulare subitaneamente da DO a RE maggiore.
Nessun commento:
Posta un commento