29 ott 2007

2.3.4 Das Rheingold: Scena III – Il tranello di Loge

Il che provoca in Wotan un gesto di disprezzo e di minaccia, subito frenato da Loge, che riprende invece a solleticare la vanità di Alberich (“Wen doch fasste nicht Wunder…”) predicendogli che ormai si impadronirà di luna, stelle e persino del sole: tutti dovranno servire soltanto lui! E il tema del trionfo di Alberich si innalza più volte, sempre chiudendosi - badate bene! - con un frammento che richiama il tema dell’incantesimo del fuoco (già, perché ormai il fetentissimo Loge sta insinuando le sue lingue di fiamma nella mente del nano, che presto cadrà, ubriacato a dovere, nella sua trappola) per chiudersi addirittura con un guizzo degli strumentini, sul LA maggiore acuto (attenti, perché lo risentiremo, questo motivo, in uno scenario tutt’affatto diverso!)

Loge comincia ad insinuare dubbi: “Doch wichtig acht’ ich vor allem…”, e se per caso i nibelunghi, invidiosi di te, ti tendessero una trappola per rubarti l’anello? (frase sostenuta dal relativo tema).

Alberich spiega che ha già pensato anche a questo: il Tarnhelm lo protegge! E la narrazione di come se lo sia fatto costruire da Mime è tutta permeata dal tema dell’elmo magico… per concludersi, sempre, sul tema del trionfo di Alberich.

Loge insiste, vuole una prova dei poteri magici di Alberich e dell’elmo… così il nano vanitoso si offre: “…in welcher Gestalt…”, in quale forma vuoi che io mi trasformi? Fai pure tu, dice Loge, basta che tu riesca a stupirmi.

E Alberich, introdotto dal tema del Tarnhelm, esposto da 4, poi da 6 corni, ordina all’elmo di trasformarlo in un enorme drago-serpente: è l’orchestra a descriverci la mutazione, con due tube basse e la tuba contrabbasso, che ne suonano il tema, proprio a rappresentarci la mostruosa figura che si innalza a spire, lentamente, sempre più spaventosa ed enorme, che sembra alzare ed abbassare la testa minacciosa, protendendola verso gli astanti… Che fingono sorpresa e spavento (Loge) o ammirazione sincera (Wotan) mentre Alberich ritorna normale.

Loge sta preparandosi ora a portare la stoccata finale, da autentico volpone qual’è, in fatto di inganni, astuzie e trucchi: “…willig glaub’ ich dem Wunder”, davvero adesso devo credere al miracolo! (col tema del trionfo di Alberich, a solleticare ancor più la vanità del nano). Ma… certo non penso che ti riuscirebbe anche di trasformarti in un essere piccolissimo (peccato davvero, perchè ciò ti sarebbe utile e conveniente ancor più che diventare un gran mostro!)

Alberich, cui la vanagloria ha ormai dato al cervello, abbocca come il corvo della favola… Chiede a Loge in cosa debba trasformarsi, e il furbastro gli suggerisce la forma di un rospo.

Tema del Tarnhelm, invocazione di Alberich al rospo, e poi si ode in orchestra il corno inglese emettere tre note (MIb-RE-MIb) che sembrano proprio il respiro di un batrace, segnato da dilatazione e contrazione della gola; quindi i clarinetti emettono brevissimi suoni, 3 coppie di terze minori discendenti, in semicrome, a sottolineare i timidi saltelli dell’animaletto che – ad una perentoria quanto rabbiosa intimazione di Loge – viene immediatamente catturato da Wotan e (ritornato in Alberich) legato a dovere dal filibustiere del re(1).

Orbene, il tema del trionfo di Alberich è esposto più volte dall’orchestra, sempre in LA maggiore, con enfasi pari ormai allo scherno, frammisto a quello (l’incantesimo del fuoco) che pronosticava la conquista del mondo al forgiatore dell’anello; il quale adesso, vittima della sua stessa superbia, viene invece portato via in catene dai due “lichtalben”…

Ma sentite ora cosa accade in orchestra, precisamente negli archi alti: per ben 13 volte in altrettante misure, a rappresentare i disperati quanto vani tentativi del nano prigioniero di riprenderne il controllo, il tema dell’anello si snoda scendendo sempre più in basso - ormai impossibilitato a richiudersi, quindi del tutto privo della sua magica potenza (proprio come un aereo che precipiti “in vite”, per quattro ottave, in totale) - e finalmente si va ad arenare, nei tromboni, sul tema della rinunzia!

Ora si sta tornando su, verso l’Olimpo, percorrendo a ritroso la strada fatta all’andata, quindi ripassando anche per la fucina, dove si riodono le 18 incudini, e i Nibelunghi intenti ancora a lavorare come schiavi (tema della schiavitù)(2).

Adesso il tema della fuga ci riporta alla mente Freia, che è stata la causa involontaria di tutto e verso cui stiamo tornando… ma, insieme a quelli di Loge, che sempre guida la pariglia, anche un altro tema riaffiora: quello dei giganti, già, perchè saranno proprio loro i diretti beneficiari del viaggio di Wotan e Loge nelle viscere della terra…

___
Note:
1.Nella vicenda della cattività di Odin e compagni presso Hreidmar, Loki (Loge) si procura presso Ran (dea del mare) una rete da pesca con la quale catturare Andvari (Alberich) mutatosi come d’abitudine in luccio!
2. Nella citata Alpensinfonie, Richard Strauss applicherà a fondo questa tecnica del ripassare, nella fase del precipitoso ritorno dall’escursione alpina, presso i luoghi visitati all’andata, riproponendo i relativi temi musicali, ma in atmosfera e ambientazione psicologica tutt’affatto diversa.

Nessun commento:

Powered By Blogger
Helle Flammen scheinen in dem Saal der Götter aufzuschlagen. Als die Götter von den Flammen gänzlich verhüllt sind, fällt der Vorhang.
(Chiare fiamme sembrano prorompere nella sala degli dèi. Come gli dèi sono dalle fiamme totalmente avvolti, cade il sipario.)
(Götterdämmerung – L’ultima immagine del Ring)
*****
fram sé ec lengra um ragna röc (da lontano scorgo il destino degli dèi)
(Edda Poetica – Völuspá - Profezia della Veggente)
*****
orð mér af orði orðs leitaði (parola da parola mi condusse a parole)
(Edda Poetica – Hávamál – Píslir og rúnir, Discorso Runico di Odin)
*****
Il principio degli esseri è l'infinito… in ciò da cui gli esseri traggono la loro origine, ivi si compie altresì la loro dissoluzione, secondo necessità: infatti reciprocamente scontano la pena e pagano la colpa commessa, secondo l'ordine del tempo... (Anassimandro, 600 A.C.)
*****
L'"intento" degli dèi sarebbe compiuto quand'essi giungessero ad annullarsi nella creazione dell'uomo, quando cioè essi si spogliassero d'ogni influsso immediato sopra la libertà della coscienza umana. (RW: Abbozzo in prosa del 1848)
*****
La tetralogia L'Anello del Nibelungo può considerarsi un'epopea cosmogonica la cui prima e la cui ultima parola è l'elemento assoluto manifesto e pensabile come «acqua» ed esprimibile come «musica» cioè suono del beato silenzio: è l'enorme pedale in MI bemolle, di cui la tonica isolata è sostenuta per molte battute, al principio della prima Giornata del dramma, L'Oro del Reno, ed è la frase finale di due battute sull'accordo di terza di RE bemolle, al termine dell'ultima Giornata, Il Crepuscolo degli dei. (Augusto Hermet 1889-1954 - “La Parola Originaria”)
*****
…musica che è già in sé drammaturgia assoluta e autosufficiente, e chi ha un barlume di intelligenza sa che la musica è prima del mondo, e che è il mondo a modellarsi sulla musica… (Quirino Principe)

Perchè Wagner va studiato

Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi (in buona misura) si possono godere senza particolari prerequisiti (studi di musica o musicologia): un buon “orecchio” e un minimo di predisposizione sono più che sufficienti per apprezzare le loro opere e godere delle infinite “perle musicali” che contengono. Poi, lo studio servirà certamente ad approfondire i particolari delle composizioni, i retroscena, i nessi causa-effetto, e in fin dei conti ad apprezzare ancor più e meglio quelle opere.

Con Wagner la cosa non funziona proprio, così come difficilmente funziona – nel campo della musica strumentale – con Mozart o Beethoven o Bruckner, per fare solo qualche nome. È francamente difficile poter comprendere ed apprezzare fino in fondo una sinfonia di Beethoven, se non si ha un minimo di conoscenza delle forme musicali, del linguaggio sinfonico e, soprattutto, del “programma interno” che sta alla base della composizione. Senza di questi, si potrà magari godere una frase musicale particolarmente accattivante (come accade, per dire, ascoltando un balletto di Ciajkovski o un walzer di Strauss) ma difficilmente si potrà raggiungere quella particolare condizione di piena e completa “conoscenza-coscienza” di quell’opera d’arte.

Le opere di Wagner (parlo qui delle sette ultime, Ring, Tristan, Meistersinger e Parsifal, ma in qualche misura ciò vale anche per Lohengrin) sono un insieme inscindibile di poema, musica e didascalie di scena, insomma: tutto ciò che troviamo scritto sulla partitura. E quindi: limitarsi ad ascoltare la musica, senza comprendere le parole che vengono cantate (o declamate) fa correre il rischio di non capir nulla (come minimo) e di annoiarsi, quando non addirittura di cadere in uno stato di esasperazione e maledire Wagner per il resto dei propri giorni, rifiutando ogni e qualunque successivo contatto. Sì, perché Wagner non scrive “musica che si serve di parole (più o meno pertinenti) per manifestarsi”; ma si esprime in parole-musica, un insieme del tutto inscindibile. Allo stesso modo, per un regista o scenografo, ignorare – o, peggio ancora, contraddire – le didascalie poste da Wagner in partitura, significa ignorare o addirittura stravolgere le intenzioni dell’autore, e distorcerne totalmente il pensiero e il messaggio artistico.

Il Ring (“L’Anello del Nibelungo”, detto volgarmente “Tetralogia”, essendo costituito da quattro opere) è certamente l’esempio più completo e palpabile della wagneriana “Gesamt-Kunst-Werk” (Opera d’Arte Totale).

daland

Mani-avanti / Disclaimer

Questo blog non è, nè vuol essere, nè intende diventare, una testata giornalistica. Viene aggiornato senza alcuna periodicità, a mera discrezione dell’autore.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Con l'atto della pubblicazione, l'autore di ciascun commento dichiara la propria esclusiva responsabilità per i contenuti dello stesso, sollevando questo blog ed il suo autore da ogni e qualsivoglia responsabilità.
Tutti i contenuti del blog sono prodotti ai soli fini divulgativi e di analisi critica; nel caso di violazione del diritto di copyright saranno immediatamente rimossi previa comunicazione da parte del titolare.

Any copyrighted material on these pages is included as "fair use", for the purpose of study, review or critical analysis only, and will be removed at the request of copyright owner(s).